Spesso noi professioniste del Centro Anemos vi parliamo di un caro amico che ci accompagna in ogni momento della nostra vita e a cui spesso diamo troppa poca attenzione: IL NOSTRO CORPO.
Lui ci parla tutti i giorni, ci manda messaggi importanti ... a cui non sempre prestiamo ascolto. Attraverso di lui percepiamo le più svariate sensazioni e tante coloratissime emozioni. Queste ci fanno sentire vivi, anzi vitali, e in contatto con la nostra parte più istintiva.
Il nostro corpo ci fa provare momenti di disagio e sensazioni spiacevoli ... ma altre volte ci fa raggiungere livelli di estremo piacere!
NON SEMPRE, PERO', QUESTO PIACERE RIESCE A SGORGARE LIBERO NEL NOSTRO CORPO. Ci sono alcune SITUAZIONI che lo ostacolano e sicuramente alcune PERSONE che hanno più difficoltà di altre nel contattarlo.
Per quanto riguarda le SITUAZIONI, bè, in questo momento storico potrebbe rivelarsi particolarmente difficile lasciarsi andare, farsi trasportare dal flusso degli eventi:
emozioni negative, angosce, incertezze, timori rispetto al futuro, paura del cambiamento o addirittura paura della morte potrebbero potentemente interferire con la parte più vitale e libera di sé. Tutti questi fattori contribuiscono infatti a "irrigidire" la nostra personalità, facendoci cercare continue strategie per mantenere il controllo in un momento il cui il controllo continua a sfuggurci. E che cos'è l'orgasmo, se non la nostra disponibilità nel lasciare completamente andare il controllo? Insomma, questa situazione potrebbe mettere la nostra vita sessuale a dura prova!
Per quanto riguarda invece le PERSONE, ci sono alcuni individui, in modo specifico, che temono la possibilità di lasciarsi andare, di sperimentare delle forti emozioni, reprimendole e tenendole sotto controllo. Non per tutti, infatti, è semplice lasciarsi andare e abbandonarsi ad una maggiore profondità. Qualcuno potrebbe avere così tanta paura di "perdere la testa", e quindi il controllo, da reprimere tutte le emozioni intense... anche quelle più piacevoli, come l'orgasmo, appunto.
Per un buon funzionamento sessuale, l’individuo deve essere infatti in grado di abbandonarsi all’esperienza erotica; deve essere capace di rinunciare temporaneamente al controllo. Deve essere disposto a "perdere la ragione", senza essere costantemente impegnato in pensieri collaterali.
Quando questa esperienza non è accessibile, per ragioni situazionali o per caratteristiche personali, si innescano alcuni comportamenti di cui non siamo consapevoli.
La vita sessuale diventa piuttosto "coartata" e si prova una grande difficoltà a lasciarsi andare. Il sesso viene svuotato di passionalità, vissuto in modo distaccato, spersonalizzato. L’orgasmo viene incosciamente evitato, poichè percepito come una perdita di controllo ed un insopportabile calo delle difese. L'individuo lo rifugge. Per farlo, a volte, le relazioni sessuali vengono vissute in modo più freddo, distaccato e poco coinvolgente sul piano emotivo. In questo modo le proprie strategie di autocontrollo e di "repressione emotiva" rimangono intatte. Nel rapporto interpersonale, di conseguenza, donne e uomini mostrano inevitabilmente un calo del desiderio. Si entra così in un circuito vizioso di cui non si vede la fine.
Come fare allora?
Sicuramente è importante riflettere sulla situazione e iniziare a determinare se questa difficoltà ha a che fare con una situazione specifica oppure se dipende da caratteristiche che hanno a che fare con la mia persona.
In secondo luogo è importante interrogarmi sulle CAUSE:
quali sono, in generale, le principali cause che determinano difficoltà a raggiungere l'orgasmo?
1. eccessivo auto-controllo
2. ansia da prestazione
3. eccessiva attenzione per il solo piacere del partner
4. paura di abbandonarsi al partner
5. senso di colpa verso la sessualità
Ognuna di queste andrebbe esplorata e "sciolta" dal singolo individuo grazie all'aiuto e alla guida di uno psicoterapeuta esperto.
Proviamo però ad esplorarne alcune in modo generale:
1. Tra le principali cause della disfunzione orgasmica possiamo dire che la sua intensità spaventa la persona. Gli individui "anorgasmici" hanno paura di perdere il controllo delle proprie sensazioni e del proprio comportamento. Intervengono quindi meccanismi di difesa volti a mantenere un "supercontrollo" e a "trattenersi" di fronte a sensazioni intense. Avviene questo meccanismo: la persona ha paura di “lasciarsi andare” ed il controllo sulla scarica orgasmica è rafforzato dalla riduzione dell’ansia che la persona prova quando riesce a controllare le sue sensazioni. Dopo che questa inibizione volontaria del riflesso orgasmico è stata ripetuta diverse volte, l’inibizione diventa automatica e non può essere più controllata volontariamente. Dopo un certo periodo di tempo la persona non riesce più a contattare l'orgasmo, nemmeno quando è rilassata, innamorata, adeguatamente stimolata e reattiva da ogni altro punto di vista.
2. E' come se fosse costantemente presente un "giudice interiore" che mi osserva durante l'atto sessuale, mi valuta e ovviamente mi distrae. Vi è un'eccessiva AUTO-OSSERVAZIONE durante il rapporto sessuale, accompagnata da pensieri negativi e giudizi circa le proprie prestazioni. La persona è costantemente impegnata ad osservarsi, è concentrata su cosa sta facendo e come lo sta facendo: mi sto muovendo correttamente? Ho difetti fisici? Sono depilat*? Sono troppo grass*/troppo magr*?
4. A volte l’impegno verso la relazione in corso e il reale investimento emotivo può interferire con il totale abbandono durante l'atto sessuale. Può subentrare la paura di essere abbandonat*, la paura di affermare la propria dipendenza dalla relazione e così via. Utilissimo esplorare questi vissuti all'interno di una psicoterapia.