Venerdì: 10.30 - 12.30
4 incontri per sperimentare i benifici della mindfulness, anche in gravidanza.
Durante il corso verrà proposto un programma di pratiche di consapevolezza di Sé con lo scopo di migliorare la salute psicofisica della futura mamma e del nascituro.
Praticare mindfulness in gravidanza ha moltissimi benefici (qui ne accenniamo qualcuno, più sotto potrai approfondire con dati specifici, se sei interessata):
aiuta a ridurre stress, ansia, a migliorre il benessere psicofisico e a favorire la connessione e la sintonizzazione mamma-bebè.
Il programma include:
- pratiche di mindfulness per migliorare il benessere e la consapevolezza di sé
- esercizi di consapevolezza corporea per ridurre le tensioni fisiche della madre e migliorare la mobilità del bacino, della pelvi e della respirazione
- esercizi di contatto corporeo e di consapevolezza emotiva per sviluppare l’empatia e migliorare la “sintonizzazione affettiva” genitore-bambino
- verrà inoltre fornito materiale audio e video per la pratica a casa.
Il corso è basato sul protocollo Mindfulness per la Nascita Consapevole del Villaggio Globale, Bagni di Lucca.
Sarà condotto da Laura Barazzetta.
La Dott.ssa Laura Barazzetta é una psicologa ad approccio corporeo integrato, formatrice in Mindfulness Psicosomatica e docente presso l’istituto di Neuropsicosomatica dei Bagni di Lucca.
Il corso si terrà
venerdì 20 maggio
venerdì 3 giugno
venerdì 10 giugno e giovedì 16 giugno,
dalle 10.00 alle 12.30.
La mindfulness e le pratiche di consapevolezza corporea ed emotiva sono un sostegno efficace durante il periodo della gravidanza, utili nel promuovere il benessere psicofisico della futura mamma e del nascituro.
Varie ricerche mostrano come la pratica della Mindfulness in gravidanza riduce lo stress e i livelli di cortisolo, in particolare riduce lo stress da parto stress da parto (Vieten, 2008; Gualdino, 2014), l’ansia da parto(Gualdino, 2014) e la paura di partorire (Byrne et alii, 2014).
La pratica della mindfulness migliora inoltre la sintonizzazione e il legame madre-bambino (Muzik, 2012), riduce il rischio di depressione materna (Duncan, 2010; Byrne, 2014), migliora l’allattamento (Perez-Blasco, 2013) e lo stato emotivo post-parto (Vieten, 2008).
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