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Federica Gandini

 

Psicologa e Psicoterapeuta, specializzata in psicosomatica

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I miei strumenti in breve:

 

- Psicologia e Psicoterapia a indirizzo psicodinamico

si tratta di un orientamento basato sull'idea che pensieri ed emozioni di cui non siamo consapevoli possano influenzare la nostra vita e talvolta portare a sintomi quali difficoltà relazioni, ansia, depressione, crisi esistenziali e così via.

 

- Psicosomatica

inizialmente i sintomi fisici fanno da guida, fino a che non li inseriamo in una visione più ampia di noi stessi e del nostro funzionamento.

 

- Mindfulness e meditazione

dal 2010 pratico la mindfulness nella mia vita privata e la inserisco nel mio lavoro: rppresenta per me una risorsa significativa sia in percorsi di gruppo che in percorsi individuali.

 

-  Eye Movement IntegrationEMI TERAPHY

si tratta di un metodo neuroterapeutico che utilizza i movimenti oculari e che aiuta la riparazione di esperienze dolorose o traumatiche non elaborate.

Per approfondire:

Laureata nel 2012 in psicologia clinica, quello è stato solo l'inizio di un ulteriore e appassionato percorso di approfondimento della mia formazione, che continua ancora oggi. Ho frequentato la scuola di Psicoterapia ANEB (Associazione Nazionale Ecobiopsicologia), sono iscritta alle sezione A dell’Albo Professionale dell’Ordine della Lombardia, con il titolo di Psicologo-Psicoterapeuta (n° iscrizione 03/16939), ho partecipato a diversi corsi di formazione, tra cui il Corso di alta formazione in Psicologia Perinatale e Care, organizzato di SiPRE, Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione, partecipo attivamenti a supervisioni di gruppo e individuali e risulto attualmente iscritta ai corsi di formazione e crescita personale proposti dall'Istituto di Psicosomatica Pnei – Bagni di Lucca (LU), che uniscono tecniche di mindfulness e bioenergetica. 

Figlia di una riflessologa plantare, è per me sempre stato normale dare ascolto al corpo e alle sue manifestazioni, ai suoi "sintomi". Per me era così naturale che lui mi parlasse attraverso un linguaggio simbolico, ed io gli prestavo naturalmente attenzione.

Durante l’adolescenza iniziai però ad avere rapporto più inquieto e conflittuale con le teorie psicosomatiche e con la medicina cinese: iniziai a chiedermi “Com’è possibile, che teorie datate oltre 5000 anni, possano essere applicate ancora oggi e che possano avere un riscontro scientifico?”. Diventò fondamentale approfondire le credenze che mi avevano sempre accompagnata, affichè queste potessero avere solidità e credibilità.

E così, divisa tra il fascino magnetico che quelle teorie esercitavano su di me e la necessità di trovare loro un fondamento scientifico, iniziai la mia ricerca.

Da allora tutto il mio percorso formativo fu improntato in questo senso. All’età di 14 anni iniziai a frequentare corsi di Riflessologia Plantare, Massaggio Psicosomatico e Medicina Cinese, con la scuola Metodo Lucia Torri Cianci.

Parallelamente mi iscrissi alla facoltà di Psicologia, ad indirizzo neuro-scientifico, ed infine approdai alla scuola di Psicoterapia A.N.E.B., ad indirizzo psicodinamico psicosomatico.

Finalmente, riuscii a coniugare ciò di cui sentivo il bisogno: un solido inquadramento teorico e scientifico, ma che non fosse riduttivo, che lasciasse spazio a quei concetti con i quali mi confronto da sempre, e che sento ormai appartenermi nel profondo!

 

Per me la psicoterapia è l'insieme di tutto questo: l’ascolto attento, metodico e sintonizzato dell’altro, il cogliere messaggi che ci arrivano a vari livelli (dal corpo, dal contesto relazionale, sociale, culturale), cogliere i nessi, talvolta nascosti ad un primo sguardo superficiale, e costruire con il paziente un nuovo e più libero significato laddove è necessario.

 

 

L’ambito lavorativo ha seguito decisamente un percorso meno lineare: dopo un tirocinio in comunità psichiatrica ed una comunità mamma-bambino, ho lavorato con le dipendenze, con le donne vittima di violenza e stalking ed infine, negli ultimi 4 anni, come coordinatrice di una Cooperativa di appoggio alla disabilità.

 

E poi, all’improvviso, il richiamo. Una sorta di vocazione, che mi ha letteralmente costretta a prendere la decisione di fondare Ànemos,

un luogo in cui, in effetti, tutte le precedenti esperienze hanno acquisito un nuovo senso e si sono condensate. Tutto mi stava portando dove sono ora.

 

Ma questa è un’altra storia.

E chi è curioso la potrà leggere cliccando qui sotto.

 

 

 

 

 

Contatti: 329 7583461